Intervista a Nataly Michel Silva
Nataly Michel Silva, fiorettista della Nazionale assoluta messicana, è riuscita a tornare a Pisa per continuare la propria preparazione, le abbiamo dunque rivolto qualche domanda.
Buongiorno e bentornata Nataly, era da circa un anno che non tornavi ad allenarti a Pisa, colpa della pandemia?
Assolutamente sì; l’anno scorso ho deciso di rientrare in Messico per sottopormi ad un’operazione al ginocchio ed avere modo di passare la convalescenza in compagnia dei miei cari, solo tre giorni dopo il mio rientro in patria è iniziato il primo periodo di quarantena in Italia e non sono più riuscita a tornare da allora.
Capisco, come è stato questo periodo in Messico? Sei riuscita ad allenarti?
Non nego che sia stato tutto molto complicato, tanto dal punto di vista umano e psicologico quanto da quello sportivo. Questa pausa forzata mi ha dato l’opportunità di passare del tempo prezioso con la mia famiglia ma, allo stesso tempo, ha interrotto completamente la mia preparazione per Tokyo. Le gare sono state cancellate di botto e, tranne brevi periodi in cui ho avuto accesso alla palestra per fare lezione (non per tirare, ahimé), sono stata costretta ad allenarmi in casa. Ho letteralmente riconvertito casa in una palestra, roba da non credere!
Non semplice quindi. Adesso però sei riuscita a rientrare in Italia: per quanto tempo hai intenzione di restare e quali sono i tuoi piani?
Sono rientrata a Pisa un paio di settimane fa, a fine Febbraio, dovrei rimanere qua per allenarmi sino a metà Aprile. Le gare stanno finalmente ripartendo e fra circa dieci giorni farò ritorno sulle pedane del circuito di Coppa del Mondo a Doha, Qatar. Il vero obiettivo al momento però è un altro, il 28 Aprile c’è la gara di qualifica olimpica individuale americana a Panama: dovrò dare il tutto per tutto e ho intenzione di arrivarci nelle migliori condizioni possibili.
Ti facciamo un enorme in bocca al lupo per Panama allora, speriamo tutti di vederti a Tokyo. E dopo?
Beh, dopo Panama, se tutto va bene, ho intenzione di passare un paio di settimane in Messico per poi tornare a Pisa per preparare Tokyo. Per quanto riguarda il periodo post-olimpico invece non ho ancora fatto piani precisi; mi sono sposata durante la pandemia ma per ovvi motivi la cosa è stata molto molto intima: l’unica certezza per che ho per il futuro è che voglio festeggiare come si deve il mio matrimonio e tornare ad una normalità a cui ormai non siamo più abituati.